I viaggiatori Airbnb riempiono le casse di ristoranti e bar

Nel 2018 più della metà dei visitatori stranieri in Italia ha destinato alla ristorazione l’importo risparmiato pernottando tramite Airbnb. Ovvero, il 32% dell’intero budget del viaggio. E nel 2019 faranno incassare a ristoratori e bar italiani quasi 2 miliardi di euro, il 25% in più rispetto al 2018. Una cifra che porta il nostro Paese al secondo posto in Europa e al terzo nel mondo per la spesa degli ospiti Airbnb nella ristorazione. Si tratta dei risultati di un’analisi condotta dal Centro studi di Airbnb ottenuti incrociando dati interni con un’indagine su 237.000 host e guest registrati sulla piattaforma, relativi al 2018.

Italia al terzo posto per spesa nella ristorazione

Sempre più viaggiatori desiderano cogliere lo spirito di una meta attraverso le sue tradizioni culinarie. Inoltre, bar e ristoranti sono luoghi di aggregazione in cui poter calarsi nell’atmosfera di un luogo e conoscere le persone che lo abitano. Motivo per cui il 77% dei turisti preferisce soggiornare con Airbnb.

Secondo Airbnb l’anno passato nei primi 46 mercati della piattaforma la spesa per la ristorazione da parte dei viaggiatori è stata di almeno 22 miliardi di euro, e si prevede che arriverà a 27 miliardi nel 2019, pari a 30 miliardi di dollari.

Nella classifica dei Paesi in cui i turisti hanno speso di più per mangiare e bere nel 2019 al primo posto si piazzano gli Stati Uniti (10 miliardi di dollari), seguiti da Francia (2,9 miliardi di euro) e Italia (1,8 miliardi di euro).

Il 90% degli host italiani consiglia la cucina locale

Considerando l’Italia Airbnb prevede che nel 2019 la città dove si spenderà di più per mangiare sarà Roma (289 milioni di euro), seguita da Firenze (143 milioni) e Venezia (123 milioni). La percentuale di crescita della spesa anno su anno favorirà soprattutto Napoli (+29%), seguita da Venezia (+27%) e Milano (+23%). Il capoluogo campano sarà anche quello in cui i viaggiatori dedicheranno la percentuale più alta del budget alla gastronomia locale (35%).

La Serenissima, invece, si distingue per la passione dei propri host. Il 96% di loro, il dato più alto in Italia, punta a trasmettere cultura e unicità del territorio consigliando la cucina locale.

La cucina preferita? Quella toscana

In generale, gli italiani sono tra i più attivi in questo circolo virtuoso, e in media il 90% consiglia ristoranti e bar ai visitatori accolti, contro l’84% della media globale, e più di spagnoli (87%) e francesi (82%), riporta Adnkronos. La cucina preferita dai turisti della piattaforma però è quella toscana, grazie alla quale l’impatto economico su ristoranti e bar nella regione quest’anno ammonterà a 339 milioni di euro. Una cifra che supera le stime per gli esercizi di Lazio (304 milioni di euro), e Lombardia (224 milioni di euro). Lombardia e Veneto sono però le regioni in cui la spesa dei visitatori Airbnb crescerà di più rispetto al 2018 (+26%).