Assegno unico familiare figli 2022: a chi spetta e come richiederlo

È arrivato l’assegno unico 2022 per le famiglie con figli. Dal 1° gennaio 2022 è possibile infatti fare domanda all’Inps per richiedere il beneficio economico mensile destinato ai nuclei familiari.
L’assegno riguarda tutte le categorie di lavoratori (dipendenti, autonomi, pensionati, disoccupati e inoccupati), decorre dal settimo mese di gravidanza ed è riconosciuto ai nuclei familiari per ogni figlio minorenne a carico. L’assegno però è anche riconosciuto a ciascun figlio maggiorenne a carico fino al compimento dei 21 anni di età se in presenza di alcune condizioni: che frequenti un corso di formazione scolastica o professionale, o svolga un’attività lavorativa con reddito complessivo inferiore a 8.000 euro, o sia registrato come disoccupato e in cerca di un lavoro, o svolga il servizio civile universale.

Fino a 15.000 euro di Isee è pari a 175 euro per il primo e secondo figlio

Per circa la metà delle famiglie italiane (fino a 15.000 euro di Isee) è pari a 175 euro mensili per il primo e secondo figlio, e 260 dal terzo in poi. Sono previste maggiorazioni per ciascun figlio minorenne con disabilità, per ciascun figlio maggiorenne con disabilità fino al ventunesimo anno di età, per le madri di età inferiore a 21 anni, per i nuclei familiari con quattro o più figli, e per i nuclei con secondo percettore di reddito. L’assegno è riconosciuto senza limiti di età per ciascun figlio con disabilità. Per i figli disabili tra 18 e 21 anni, la maggiorazione prevista è stata incrementata da 50 euro mensili a 80.

La domanda si può compilare online

Il beneficio ha durata annuale, da marzo a febbraio dell’anno successivo, e può essere chiesto a partire dal 1° gennaio compilando online la domanda sul sito dell’Inps mediante credenziali Spid, carta di identità elettronica, carta dei servizi, o recandosi presso un istituto di patronato o contattando il contact center Inps. Per tutte le domande presentate entro il 30 giugno è previsto il riconoscimento delle mensilità arretrate spettanti a decorrere da marzo, primo mese di erogazione della prestazione.

Come richiedere l’Isee

Per le famiglie che al momento della domanda sono in possesso di Isee in corso di validità, l’assegno verrà corrisposto con importi maggiorati e calcolati in base alla fascia di Isee. Le medesime maggiorazioni saranno comunque riconosciute, con decorrenza retroattiva, anche a coloro che al momento della domanda non siano in possesso dell’indicatore, ma che lo presentino entro il 30 giugno. Si potrà accedere al beneficio, in misura minima, anche in assenza di Isee o con Isee superiore a 40.000 euro. L’Inps ricorda che si può presentare l’Isee presso gli intermediari abilitati a prestare l’assistenza fiscale (Caf), oppure online sul sito internet dell’Inps in modalità ordinaria o precompilata. In tal caso, l’Isee è reso normalmente disponibile entro poche ore dalla richiesta.