Quale motore di ricerca usi?

Google is the king. Credo che, almeno in Italia, questa affermazione non possa trovare nessun tipo di smentita: ma nel resto del mondo?

Una doverosa premessa: gli algoritmi utilizzati dai motori di ricerca nel valutare, indicizzare e posizionare un sito web sono molto simili tra di loro, ma è chiaro che presentato sicuramente delle differenze. Provate a cercare una qualsiasi keyword prima con Google, poi con Bing e poi con Yahoo: sicuramente, sopratutto nelle posizioni che contano, avrete delle difformità, a volte notevoli. Ma al di là di quest’aspetto, le abitudini degli internauti nel mondo sono profondamente diverse tra di loro.

Se, come abbiamo detto, in Italia Google la fa da padrone, lo stesso non si può dire oltreoceano: negli Stati Uniti, ad esempio, Bing (il motore di ricerca by Microsoft) e Yahoo arrivano a contendersi oltre il 30% del mercato, con quote che sono evidentemente in leggere crescita. Merito sicuramente della storia (per quanto riguarda Yahoo) e per la politica commerciale di Microsoft, che preinstalla su ogni sistema operativo il proprio motore già configurato e pronto all’utilizzo. Tuttavia, gli americani continuano in gran parte a dar fiducia a Google, e gli ultimi eventi che stanno riguardando i problemi di privacy di Yahoo non faranno che confermare questa tendenza.

Le cose cambiano invece radicalmente se ci spingiamo ad oriente: in Russia, e siamo ancora in Europa, Google si mette in file dietro a Yandex, che detiene oltre la metà delle ricerche effettuate sul web. In Cina, poi, ecco il trionfo di Baidu e di Qihoo a scapito del colosso statunitense, che qui quasi scompare contando una bassa percentuale (tra il 5 ed il 10%) di utenti fidelizzati. Da cosa deriva questo enorme divario rispetto ai paesi europei? Sicuramente l’appartenenza. Baidu è cinese, lavora con la mentalità e le leggi di questo paese, e senz’altro riesce a conquistare la fiducia del suo popolo… lo conferma il fatto che, da quanto ci risulta, fuori dalla Cina le sue quote di mercato sono pressochè nulle.

Tornando all’Europa, è curioso notare come solo nel regno Unito Google perde qualcosina (ma non va mai sotto il 95% delle preferenze), vedendo invece gli altri paesi sono più o meno tutti allineati. E il futuro? Difficile avere certezze in un mondo, quello del web, che cambia non ad ogni giorno, ma ad ogni ora… Senz’altro tutti stanno perfezionando i propri algoritmi, i motori diventano sempre più intelligenti ed universali, comprendendo nei propri risultati video, immagini, shopping e tutto ciò che intendono mostrare all’utente sulla base della ricerca. Chi riuscirà ad assecondare maggiormente le necessità di visitatori avrà la meglio!