Accesso al credito e stabilità del sistema finanziario

In Italia, le erogazioni annue di mutui e altri finanziamenti a rate rappresentano fra il 6 e il 7% del PIL. La sola parte relativa al credito al consumo ne rappresenta oltre il 3%, e oltre il 5% dei consumi complessivi delle famiglie italiane. D’altra parte, i mutui ipotecari sostengono circa la metà degli acquisti di abitazioni da parte degli italiani. 

Insomma, l’erogazione di credito rappresenta uno stimolo fondamentale a supporto dell’economia reale, permettendo di soddisfare le esigenze di chi necessita di liquidità per sostenere consumi e investimenti importanti.
Per fotografare i meccanismi di erogazione del credito retail, una ricerca realizzata da CRIF e Nomisma esamina il ruolo dei Sistemi di Informazioni Creditizie (SIC) come componente terza fondamentale a supporto dell’accesso al credito degli italiani e di sostegno ai consumi.

Il ruolo del SIC come facilitatore nell’accesso al credito

Utilizzando dati di natura pubblica o presenti nella banca dati EURISC di CRIF, emerge che i SIC favoriscono l’accesso al credito a una più ampia platea di consumatori, garantendo al contempo l’attenzione alla sostenibilità finanziaria delle famiglie e la prevenzione dai rischi di sovraindebitamento.
Il 74% dei consumatori intervistati ritiene giusto che si valuti l’affidabilità dei richiedenti.

L’indagine indica anche una crescente consapevolezza sull’importanza di una sana gestione del credito. Seppur contenuta, aumenta la quota di italiani che verifica i propri dati sul SIC (16%), principalmente in via preventiva prima di richiedere un prestito o un mutuo.

I new to credit e i possessori di una storia creditizia

La referenza fornita dal SIC costituisce infatti una garanzia immateriale su cui il cittadino può fare affidamento per accreditarsi agli occhi delle aziende di credito che dovranno decidere in merito all’erogazione del finanziamento.
Ciò è surrogato dai dati sui tassi di accettazione, che nel periodo 2020-2022 sono aumentati del +53% per le richieste di credito fra chi ha già una storia creditizia.

Per le forme di credito al consumo, il gap fra i ‘new to credit’ e chi possiede una storia creditizia è ancora più elevato in quanto si tratta di forme creditizie per le quali non viene richiesta alcuna garanzia reale. Le informazioni che referenziano il soggetto disponibili sul SIC aiutano il sistema finanziario nel supporto e ampliamento dei beneficiari di forme di credito.

Favorire la sostenibilità dei debiti

Confrontando gli importi tra il 2017 e 2023 le rate medie mensili pro-capite per mutui e prestiti sono contenute ,e l’incremento è decrescente se il soggetto deve rimborsare più di un finanziamento.
La conoscenza degli impegni finanziari assunti aiuta gli istituti di credito a modulare i piani di rimborso in base a criteri di sostenibilità. I SIC quindi proteggono la stabilità del sistema finanziario.

Gli indicatori di rischiosità sul credito al consumo e i mutui, nonostante l’allargamento della platea di soggetti che utilizzano questi servizi, rimangono contenuti e prossimi ai minimi storici malgrado una congiuntura economica non favorevole, l’incremento del costo della vita, e un deciso rialzo dei tassi.