Le novità del Superbonus 2024: scadenze, aliquote, interventi ammessi

Il nuovo decreto approvato dal Consiglio dei Ministri il 26 marzo sancisce alcune novità per il superbonus 2024. Oltre all’eliminazione della cessione del credito e dello sconto in fattura per gli interventi successivi all’entrata in vigore del decreto, che si aggiungono ai divieti già previsti dal decreto Blocca Cessioni, sono state stabilite misure per acquisire maggiori informazioni sulla realizzazione degli interventi agevolabili. Per il mancato invio dei dati sugli interventi già avviati è prevista una sanzione amministrativa di 10.000 euro, mentre in presenza di nuovi interventi è stabilita la decadenza dall’agevolazione.

Ma un’altra novità in arrivo è la sospensione della compensazione in presenza di debiti con lo Stato di importo superiore a 10.000 euro.

Contributo a fondo perduto per le spese sostenute nel 2024

Alle ultime novità si affiancano poi quelle già previste dall’intervento dell’Esecutivo della fine dello scorso anno. Per le spese sostenute nel 2024 è stato stabilito un contributo a fondo perduto a copertura della riduzione dell’agevolazione.

L’accesso alla somma è previsto nel rispetto di determinati requisiti reddituali e di avanzamento dei lavori: reddito inferiore a 15.000 euro, raggiungimento di almeno uno stato di avanzamento del 60% al 31 dicembre 2023.

Stop del bonus per villette e abitazioni unifamiliari

Dal 1° gennaio scorso sono state diverse le modifiche in relazione alle aliquote del superbonus.
Per le spese relative al 2023 l’agevolazione è stata riconosciuta nella misura del 90 o del 110 %. Per i condomini la misura della detrazione verrà ridotta all’aliquota del 70% nel 2024 e scenderà ulteriormente al 65% per il 2025. Per villette e le unifamiliari, invece, la possibilità di beneficiare del bonus edilizio si è conclusa con la scadenza del 31 dicembre 2023.

Alcune eccezioni riguardano gli interventi di riparazione o ricostruzione a seguito di eventi sismici e dei lavori in cui i soggetti sono enti del Terzo settore che esercitano servizi socio-sanitari e assistenziali.
Per tali categorie l’aliquota del 110% si potrà applicare per le spese sostenute non solo nel 2024 ma anche entro il 31 dicembre 2025.

Occhio al calendario!

La scadenza più importante è quella del 4 aprile, il termine relativo alle comunicazioni all’Agenzia delle Entrate delle opzioni per le spese sostenute nel 2023 o per le rate annuali riferite a interventi realizzati negli anni precedenti.
Un’altra scadenza in calendario è quella del 31 dicembre 2024. I condomini che vogliono mantenere la detrazione al 70% devono concludere i lavori entro la fine dell’anno.

Un’ulteriore termine in calendario riguarda il contributo a fondo perduto, previsto a determinate condizioni, per le spese sostenute a partire dal 1° gennaio scorso. Tali spese, riferisce Adnkronos, dovranno essere sostenute entro il 31 ottobre 2024.
Sarà invece inserito in calendario il termine per l’invio delle domande per accedere a tale contributo, data che deve ancora essere stabilita.