Cosa sanno le famiglie italiane del metaverso?

Per metaverso si intende una realtà virtuale in cui è possibile connettersi attraverso un ologramma/avatar di sé per interagire con gli altri. Le esperienze fatte in questa realtà virtuale possono essere molto realistiche.

Se ne parla tanto, ma i giovani e i loro genitori sanno davvero di cosa si tratta? A questa domanda risponde la ricerca BVA Doxa Kids per Telefono Azzurro, condotta fra un campione di giovani tra i 12 e i 18 anni e i loro genitori. E dalle risposte la conoscenza della nuova realtà sembrerebbe scarsa. Alla domanda ‘sai cos’è il metaverso?’, il 57% dei giovani risponde no, e solo il 10% di sapere di cosa si tratta, mentre solo il 17% dei genitori dichiara di sapere cos’è, e il 46% di non sa di cosa si tratta.

Gioco e svago gli ambiti di utilità

Inoltre, più della metà dei giovani (52%) ritiene che il metaverso non avrà un impatto significativo sulla vita delle persone, il 25% ritiene che peggiorerà la vita, il 19% che la migliorerà. Solo per il 15% dei genitori il metaverso migliorerà la vita, per il 42% non avrà alcun impatto, mentre per il 43% la peggiorerà. Al totale del campione giovani è stato poi chiesto in quali aree ritengono che il metaverso potrà essere più utile. E le risposte citate sono state, nell’ordine: gioco (23%), svago (13%), interazioni amicali (12%), apprendimento e studio (11%), lavoro (8%), salute (7%), relazioni sentimentali (3%). Per i genitori, al primo posto c’è lo svago (18%), seguito dal gioco (16%), apprendimento e studio (13%), interazioni amicali (9%), lavoro (9%), salute (7%), relazioni sentimentali (3%).
Interessante la percentuale di chi ritiene che il metaverso non serva a nulla: 23% delle risposte (giovani) e 26% (genitori).

Secondo i giovani, ulteriori opportunità offerte dal metaverso sono date da poter vivere tante esperienze diverse (32%), garantire socialità e incontri nonostante le persone si trovino in aree geografiche molto lontane, (23%), dar forma a qualcosa che nella realtà ancora non esiste (22%), sentirsi meno isolati (20%), più uguaglianza e pari opportunità indipendentemente dal livello economico (17%), espressione senza limiti delle proprie inclinazioni (13%). Nello stesso ordine e con percentuali simili le risposte dei genitori. Un 25% dei giovani e dei genitori, però, ritiene che non vi siano opportunità legate al metaverso.

Quali sono le percezioni dei rischi? 

Le risposte dei giovani in merito ai rischi sono: trascurare il mondo reale (40%), rifugiarsi nel metaverso per scappare alla realtà (36%), trascorrere più tempo nel metaverso che nella realtà (33%), vivere una vita più desiderabile rispetto a quella reale (33%), perdere di vista gli obiettivi di vita (28%), venire in contatto con sconosciuti (25%), condividere molte informazioni personali (20%), non garantire pari opportunità (10%).  Le risposte dei genitori evidenziano lo stesso ranking con percentuali analoghe a quelle dei figli. C’è poi un 9% di giovani e un 3% di genitori che ritiene il metaverso privo di rischi.