IT verde: i CIO in prima linea per combattere il cambiamento climatico

Sebbene gli obiettivi climatici di molte organizzazioni siano elevati, i responsabili della tecnologia aziendale, CIO, CDIO e CTO, non sono sempre riusciti a trasformare le ambizioni climatiche in realtà. Aziende e governi sono infatti sottoposti a crescenti pressioni per ridurre le emissioni di carbonio, e la tecnologia gioca un ruolo chiave nel raggiungimento di tali obiettivi. I CIO delle aziende si troveranno quindi in prima linea: la sfida consisterà nel ridurre l’impronta di carbonio dell’IT fornendo al contempo servizi tecnologici di alta qualità e a basso costo a clienti e dipendenti. I CIO possono scegliere tra un’ampia gamma di risposte: si tratta di misure che implicano strategie di approvvigionamento, metriche chiave e un sistema di gestione delle prestazioni. Ma un’analisi di McKinsey mostra che l’impatto maggiore delle emissioni generate dall’IT si trova in luoghi inaspettati.

I veri “colpevoli” sono i dispositivi degli utenti finali

La tecnologia aziendale è responsabile dell’emissione di circa 350-400 megatoni di gas equivalenti di CO2, circa l’1% delle emissioni globali di gas serra (GHG). Il settore industriale che contribuisce con la quota maggiore delle emissioni di gas serra è quello delle comunicazioni, dei media e dei servizi, ma i veri ‘colpevoli’ sono i dispositivi degli utenti finali (laptop, tablet, smartphone e stampanti), che generano da 1,5 a 2,0 volte più carbonio a livello globale rispetto ai data center. Una fonte significativa di queste emissioni sono i semiconduttori che alimentano i dispositivi. Inoltre, i dispositivi vengono sostituiti molto più spesso: gli smartphone, ad esempio, hanno un ciclo di aggiornamento medio di due anni, i laptop quattro e le stampanti cinque. Circa tre quarti delle emissioni, poi, provengono da produzione, trasporto e smaltimento.

Adottare soluzioni a basso costo e ad alto impatto

Esistono numerose opzioni a basso costo e ad alto impatto, che non richiederanno alcun investimento e ridurranno i costi. A cominciare da un migliore approvvigionamento, principalmente acquistando meno dispositivi per persona ed estendendo il ciclo di vita di ciascun dispositivo attraverso il riciclaggio.
Ulteriori azioni includono l’ottimizzazione dei viaggi di lavoro e delle esigenze di elaborazione dei data center, nonché l’aumento dell’uso del cloud per gestire i carichi di lavoro. Con una migrazione ponderata e un utilizzo ottimizzato del cloud, le aziende potrebbero ridurre le emissioni dai loro data center di oltre il 55%, circa 40 megatoni di CO2 in tutto il mondo.

Ottenere dal 15% al 20% di emissioni in meno nel primo anno

Combattere efficacemente il cambiamento climatico non avverrà attraverso una o due grandi vittorie, e per avere un impatto reale le aziende e i governi dovranno agire in molti settori. La tecnologia ha un ruolo enorme da svolgere in molte di queste aree, ma i CIO e i leader tecnologici devono agire in modo rapido e deciso.
In media, il completamento delle misure difensive potrebbe richiedere dai tre ai quattro anni. Tuttavia, i CIO che agiscono in modo deciso e preciso possono raggiungere dal 15 al 20% del potenziale di riduzione delle emissioni di carbonio nel primo anno con un investimento minimo.