Anche con la crisi cresce la ricchezza. E gli investimenti immobiliari

Nel 2022, nonostante il periodo di instabilità e incertezza, quattro su dieci tra gli ‘ultra-high-net-worth individuals’ (UHNWI), gli individui con un patrimonio netto elevato, hanno registrato una crescita della propria ricchezza. Lo attesta l’ultimo Wealth Report pubblicato da Knight Frank. E secondo l’Attitude Survey, condotta lo scorso novembre su oltre 500 investitori tra banchieri, advisor e family officer (gestori di patrimoni familiari), in questo scenario il real estate si riconferma la migliore opportunità di investimento per il 46% degli intervistati. A livello globale, la media delle case di proprietà degli UHNWI è di 4,2 e addirittura di 5 in Asia, trend che dimostra il forte interesse in generale nei confronti degli immobili. I compratori più attivi, inoltre, si trovano in Medio Oriente.

Uno scudo contro l’inflazione

“L’immobiliare rappresenta uno dei migliori settori di investimento, come scudo contro l’inflazione o per diversificare il proprio portfolio – commenta Flora Harley, Partner del Dipartimento di Ricerca Residenziale di Knight Frank -. Un intervistato su dieci è alla ricerca di soluzioni sicure, controllabili e dal grande valore aggiunto, e le trova nel real estate”. Si prevede però che gli alti tassi di interesse comporteranno un rallentamento della domanda nel mercato immobiliare residenziale per il 2023. Il 15% degli UHNWI sta cercando una casa da acquistare contro il 20% dell’anno precedente. Secondo il sondaggio, Stati Uniti, Regno Unito e Spagna sono le tre migliori location per acquistare una casa. Australia e Francia completano la classifica delle top 5.

Per gli UHNWI il real estate è un’opportunità

Il real estate rappresenta una vera e propria opportunità per gli UHNWI. A livello globale, un intervistato su cinque sta pianificando investimenti diretti nel settore immobiliare per il 2023, mentre il 13% è alla ricerca di opportunità indirette. Il dato è abbastanza in linea con il 20% dello scorso anno, riconfermando l’attrattiva del mercato nonostante l’incertezza economica. Salute, logistica/industria, uffici, affitti privati, e hotel/svago sono i settori più appealing nel 2023 per circa un terzo degli intervistati.

“Stiamo entrando in una nuova fase di mercato”

A fronte di un investimento immobiliare, i buyer prendono sempre più in esame fattori come fonti energetiche (57%), opportunità di ristrutturazione (33%) e materiali utilizzati, in particolare per ridurre l’impronta carbonica (30%).

“Con il 68% degli UHNWI che si aspetta una crescita della ricchezza nel 2023, prevediamo cambiamenti nelle strategie di diversificazione del portafoglio, con il settore del real estate che gioca un ruolo sempre più rilevante negli ultimi anni – spiega Liam Bailey, Global Head del Dipartimento di Ricerca di Knight Frank -. La pressione al ribasso sui valori degli immobili, dovuta a tassi di interesse più elevati, ha creato una finestra per il capitale privato, in particolare perché stiamo entrando in una nuova fase di mercato con minimi storici in termini di stock di proprietà di fascia alta nei mercati residenziali e commerciali”.