Clima di fiducia, a inizio 2021 aumenta per le imprese ma non per i consumatori

Come di consueto, l’Istat rilascia anche per il mese di gennaio il “barometro” che fotografa il clima di fiducia di imprese e cittadini. Certo, non è un momento facile, ma a gennaio 2021 qualche segnale di ottimismo c’è soprattutto da parte delle imprese, mentre le persone fisiche restano ancora titubanti sul futuro che ci aspetta. Tanto che nel primo mese dell’anno si stima una leggera flessione dell’indice del clima di fiducia dei consumatori (da 101,1 a 100,7). Di diversa tendenza, invece, il sentiment da parte delle aziende: l’indice composito del clima di fiducia delle imprese aumenta lievemente, da 87,7 a 87,9. Con riferimento alle componenti dell’indice di fiducia dei consumatori, l’Istituto di Statistica segnala che il clima personale e quello futuro sono in peggioramento (da 107,0 a 106,5 e da 105,3 a 103,2 rispettivamente) mentre il clima economico registra una sostanziale stabilità (da 83,5 a 83,4) e il clima corrente aumenta da 98,3 a 99,0.

Imprese, dove peggiora e dove migliora il sentiment

I settori merceologici non sono tutti uguali, e da parte delle aziende italiane ci sono delle differenze anche nel modo di interpretare il futuro. Ad esempio, sempre con riferimento alle imprese, la fiducia è in peggioramento nel settore manifatturiero (da 96,0 a 95,1) e nel commercio al dettaglio (da 88,2 a 87,9) mentre aumenta nei servizi di mercato (da 78,4 a 82,0) e nelle costruzioni (da 136,0 a 138,0).  In relazione alle componenti dell’indice di fiducia, nell’industria manifatturiera migliorano i giudizi sugli ordini ma sia i giudizi sulle scorte di prodotti finiti sia le aspettative sulla produzione sono in peggioramento. Nel settore delle costruzioni i giudizi sugli ordini si deteriorano rispetto al mese scorso, mentre le attese sull’occupazione sono in aumento.

Bene i servizi, meno il commercio

Per quanto attiene ai servizi di mercato, tutte le componenti dell’indice di fiducia sono in miglioramento. Nel commercio al dettaglio, la diminuzione dell’indice è dovuta al peggioramento dei giudizi sulle vendite e all’aumento del saldo delle scorte di magazzino; sono, invece, in deciso aumento le aspettative sulle vendite future. Probabilmente questo giudizio è condizionato dall’aspettativa di avere maggiori libertà nel prossimo futuro, con un maggiore controllo della pandemia e quindi minori vincoli per i negozi. A livello di circuito distributivo, la fiducia cresce lievemente nella grande distribuzione mentre è in calo nella distribuzione tradizionale.