Il futuro delle imprese lombarde è digital e green

Digitalizzazione, sostenibilità, formazione e infrastrutture sono le parole chiave e le vie da percorrere per poter immaginare il futuro delle imprese lombarde, senza temere i cambiamenti. Il futuro delle imprese e della fabbriche in Italia, in particolare, del settore manifatturiero, è il tema di cui hanno discusso il vicepresidente di Assolombarda Antonio Calabrò, il rettore del Politecnico di Milano Ferruccio Resta, e Alberto Dossi, vicepresidente Assolombarda con delega alle Politiche Industriali, in occasione del forum Ansa Incontra organizzato presso la sede di Assolombarda a Milano.

Le imprese vivono nel cambiamento, sarebbe un errore gravissimo essere tecnofobi  

“Le imprese vivono nel cambiamento, esistono perché governano il cambiamento e producono cose legate al cambiamento. Un errore gravissimo sarebbe essere tecnofobi e aver paura delle tecnologie”, ha commentato Antonio Calabrò. Secondo Alberto Dossi, curatore del volume Il futuro della fabbrica, dedicato ai temi strategici per la crescita del Paese, “stiamo attraversando un momento difficilissimo”. La quarta rivoluzione industriale porta infatti cambiamenti epocali, dal modo in cui fare impresa ai processi produttivi, e dai prodotti fino al lavoro dell’uomo, riporta Ansa.

Servono un’agenda di priorità e un Piano di politica industriale nazionale

“Per il World Economic Forum il 70% delle imprese nel mondo si stanno dirigendo verso una forte digitalizzazione e anche noi dovremo fare questo”, aggiunge il vicepresidente Dossi. Tra le nuove sfide delle imprese rientrano però anche la sostenibilità, la decarbonizzazione, l’eliminazione degli sprechi, e il risparmio energetico. Senza dimenticare il ruolo “delle persone all’interno delle fabbriche – sottolinea Dossi – perché l’industria del domani farà in modo che i lavori ripetitivi siano fatti da sistemi di Intelligenza Artificiale, per lasciare però spazio alla capacità di decisione, all’intelligenza creativa e relazionale che spetta all’uomo”. In questa ottica “il decisore politico deve essere un facilitatore – continua Dossi – servono un’agenda di priorità e un Piano di politica industriale nazionale. È un atto di responsabilità per rilanciare il futuro economico e sociale del Paese, un investimento di lungo termine essenziale per non restare indietro nella competizione globale.

Il sistema della formazione è indispensabile

Per il rettore del Politecnico di Milano, Ferruccio Resta, tra le parole chiave per le imprese del futuro c’è sicuramente la formazione. “Il sistema della formazione è indispensabile non solo per le imprese, ma anche per la sopravvivenza dei territori – spiega Ferruccio Resta -. Le nostre scuole e università sono le infrastrutture della conoscenza, così come le imprese sono le infrastrutture del lavoro. Bisogna smettere di pensare che la formazione, qualunque sia, sia un costo e non un investimento. Se vogliamo dare futuro al Paese l’investimento su scuola e conoscenza deve essere centrale”.