L’identikit degli italiani, un popolo di contraddizioni

Gli italiani sono un popolo “incattivito”, poco tollerante verso gli stranieri, ma allo stesso tempo sensibile ai temi ambientali e amante degli animali. Insomma, altro che poeti, santi e navigatori. Secondo l’identikit tracciato da Eurispes nel rapporto Italia 2020, il profilo che emerge mostra le contraddizioni di un Paese sfiduciato e in apprensione, in cui  mancano le regole che permettano di ”rimboccarsi le maniche e di identificare soluzioni”, spiega il presidente Eurispes, Gian Maria Fara. Tanto che la maggior parte dei cittadini, in qualche misura, giustifica l’evasione fiscale. E se per il 25,1% evadere non è grave se se si fa fatica a sostenere la pressione fiscale, per il 19,6% è grave per chi possiede grandi patrimoni, e per il 9% non è grave, perché in Italia la pressione fiscale è eccessiva.

Risparmi e consumi. Il Sud penalizzato

La metà dei cittadini, continua il rapporto, continua a polverizzare i risparmi, mentre un italiano su 10 è vittima di usura. Quest’anno il 27% degli italiani probabilmente non riuscirà a risparmiare nei prossimi dodici mesi e il 24,8% ne è certo. E per contenere le spese nell’ultimo anno, il 32,5% ha rinunciato a effettuare controlli medici e di prevenzione e il 27,3% ha tagliato le spese dentistiche. Ma, sempre secondo il rapporto, tra il 2000-2017 il Centro Nord dell’Italia ha sottratto al Sud una fetta di spesa pubblica di circa 840 miliardi di euro, pari a 46,7 miliardi di euro l’anno. In altre parole, ciascun cittadino meridionale ha ricevuto in media 3.022 euro in meno rispetto a un suo connazionale residente al Centro-Nord, riporta Adnkronos.

Più scuola e più lavoro

Buona parte dei cittadini (52,4%) si trova d’accordo sul fatto che si debba estendere l’obbligo scolastico fino alle scuole medie superiori. L’ipotesi che al termine della scuola dell’obbligo si introducano sei mesi di servizio civile obbligatorio raccoglie invece il 54,1% di consensi. Ed è accolta in maniera negativa l’eventualità della riduzione del numero delle Università presenti in Italia, ma il 33,3% si dice favorevole. Il 41,2% degli italiani poi sostiene che qualche familiare si sia trasferito per migliorare la propria situazione economica/lavorativa. Nel 22,9% dei casi si è trattato di trasferimenti in un’altra città italiana e nel 18,3% all’estero.

Il problema del clima e l’amore per i pet

Il riscaldamento globale è un problema urgente per un quarto degli italiani. Se le economie mondiali non saranno convertite in uno stile di vita sostenibile, entro il 2050 buona parte degli ecosistemi terrestri collasseranno, e gli italiani ne sono consapevoli. Quanto all’abitudine di adottare un animale domestico, fra gli italiani è sempre più diffusa. Quattro italiani su dieci (39,5%) accolgono almeno un animale in casa. In particolare, nel 20,7% dei casi uno solo, nel 9,6% dei casi due, nel 5,6% tre, e nel 3,6% più di tre. In quasi la metà dei casi si tratta di un cane (48,8%), mentre a scegliere un gatto sono il 29,6%. Il restante 21,6% si divide tra i possessori di uccelli (3,5%), tartarughe (3,4%), pesci (2,9%), criceti (2,4%), conigli (2,3%), cavalli (1,8%), rettili (1%).